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Conferite due cittadinanze italiane


Ieri sotto i portici di Palazzo Chigi è successo qualcosa di straordinario: due donne, una di origini tunisine e l’altra romene hanno ricevuto dal Sindaco di Formello, Sergio Celestino, la cittadinanza italiana in una cerimonia pubblica per la prima volta nella storia del nostro paese. In un giorno importante per noi italiani come l’Unità nazionale. 
Siamo andati a conoscere queste due signore, Fatouma, oggi novantanovesima cittadina italiana-formellese e Aneta, la centesima.

Fatouma ha 54 anni e vive a Formello dal 2001 ma è in Italia da ben 32 anni. Una donna timidissima, molto riservata e una grande lavoratrice.
Ci racconta “Ero nei catering, sono stata anche direttrice di ristorante, ma che vuole, purtroppo la crisi ha segnato i ristoratori come chiunque, così ho perso il lavoro”.
Il suo sguardo è di una persona forte. Ha sempre vissuto da sola, cavandosela in tante circostanze difficili, sin da quando ha lasciato la Tunisia e ha scelto Formello per via di una storia d’amore.
In Tunisia ha ancora suo padre che di tanto in tanto va a trovare e suo fratello con il quale però si vede più spesso a Nizza dove vive l’altra loro sorella.
“Ci vogliamo molto bene nonostante la lontananza” ci confida “E’ solo per questo che vado ancora in Tunisia, per abbracciare papà, altrimenti non andrei. Una volta era bella, mi piaceva tanto la mia terra, oggi non più”.
Arrivare in un paese che non è il tuo, una nuova lingua, non è facile, vero Fatouma?
“Diciamo che ho avuto la fortuna di conoscere la signora Nives Martines, ora non c’è più, era una donna cara, ho trovato in lei una seconda mamma, mi ha accolta come una figlia quando sono arrivata in Italia”
Abitava a Roma?
“Si dove ho abitato prima di arrivare a Formello, aveva una bella casa la signora Nives, era meravigliosa con me”
Anche a Formello però ha trovato delle amicizie
“Ah si, Lorella, Anna Stella, Laura, poche ma vere, amiche fidate”
Ci racconta che le piace andare al Teatro Velly, camminare con le amiche al Sorbo e che le piace anche starsene a casa, leggere un buon libro e vedere la televisione.
Hai un attore preferito?
“Si, George Clooney”
Insomma uno qualunque!
Ti sei molto emozionata per la consegna della cittadinanza, hai detto pochissime cose e poi le lacrime agli occhi hanno avuto la meglio”
“Si”
Nei suoi occhi brilla tanta storia che non racconta apertamente forse perché come abbiamo anticipato è timidissima.
Cosa ti auguri per il futuro?
“Un lavoro, è importante lavorare”
Ha abbracciato tutti Fatouma e ha offerto un aperitivo per salutarci e ringraziarci.

Aneta è simpaticissima, sorride a ogni sguardo, a ogni parola. Ha un grande spirito e si affida molto a Dio.
Anche lei vorrebbe lavorare, poter essere auto-sufficiente come una volta, quando era impiegata presso un supermercato di Formello. Poi anche li è subentrata la mobilità e lei, per problemi familiari, ha preferito occuparsi di sua figlia e della nipotina in arrivo piuttosto che mantenere la posizione che si era guadagnata.
Per i figli si fa tutto, vero?
“Si, soprattutto se sono già stati male e tu vorresti sempre proteggerli. Ho anche un figlio ma lui è voluto rimanere in Romania. Lavora, ha una sua famiglia, mi ha reso nonna, quindi sta bene però è ovvio, il mio, è un cuore diviso a metà”
Aneta è una persona diretta, senza filtri, sul suo volto traspare qualsiasi sentimento.
Quando le chiediamo: come ti sei preparata per questa cittadinanza speciale, consegnata davanti a tante persone?
“Mio Dio, mi sono subito detta che avrei dovuto farmi bella, farmi fare i capelli” ride tanto di sé per questo pensiero che le è venuto in mente.
Ha 55 anni ma sarà perché è minuta non li dimostra.
Sei sposata Aneta?
“Ah si, con un uomo gentile, Carlo! Una persona semplice, non ha studiato però sa tante cose che nessuno può insegnare! E io, che quando sono arrivata in Italia, ero già vedova, non pensavo certo a risposarmi. Però ho incontrato lui e sono stata fortunata”
Una bellissima storia d’amore. Da quanto sei in Italia?
“La prima volta nel mille novecento novantatre e a Formello dal novantotto. Anche li sono stata fortunata. Mia figlia era asmatica e dal mio paese raggiungevo due volte a settimana Bucarest per farle fare i vaccini. Durante uno di quei viaggi incontrai una donna e nacque subito una grande amicizia. Lei lavorava a Lavinio e ha garantito per me con un magistrato”
Quindi sei venuta a Formello a lavorare per questo magistrato?
“Si, mi ha fatto un contratto di lavoro regolare e io e mia figlia siamo tornate in Italia, era Pasqua e a Maggio ho conosciuto Carlo. Molta fortuna dopo tante cose brutte.”

Fatouma e Aneta, due storie parallele, tanto coraggio e anche una vita combattuta giorno per giorno. E’ stato bellissimo vederle ricevere la cittadinanza che non è un dono, siamo tutti cittadini del mondo. E’ un passo in più per far conoscere le persone e non gli immigrati, perché conoscere una storia ci fa avvicinare gli uni agli altri. Come tanto tempo fa, quando a un tavolo imbandito di cibo gli italiani invitavano chiunque passasse di la a condividere un piatto di pasta.

Si ringrazia Doppio Click per la gentile concessione dell'immagine fotografica
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