La storia del marchio
Daks affonda le sue radici alla fine del 1800 quando il fondatore, Simeon Simpson, di soli 16 anni, iniziò a elaborare il proprio progetto sartoriale in una stanza presa in affitto nella zona est di Londra. I
l suo obiettivo era avviare un'attività specializzata in abiti su misura che offrissero un altissimo standard sartoriale. In quegli anni, a Londra, iniziavano a fare la loro prima apparizione sul mercato macchine capaci di tagliare contemporaneamente molti strati di tessuto. Simpson comprese l'enorme potenzialità di queste innovazioni e le sfruttò per innovare profondamente il panorama del mondo sartoriale inglese.
La produzione di alta qualità, infatti, non doveva più affidarsi esclusivamente al concetto di abito su misura; grazie alle innovazioni di Simpson era possibile creare abiti preconfezionati perfettamente rifiniti. In poco tempo il metodo elaborato da Simpson raccolse un grande successo tanto che nel 1917 il figlio Alexander aprì un nuovo centro di produzione.
Il successo mondiale arrivò, però, solo nel 1953 quando Alexander progettò un paio di pantaloni che stessero su da soli, senza il supporto di bretelle o cinture, e che tenessero ferma la maglietta al suo posto. L'idea gli venne mentre giocava a golf: si accorse, infatti, di doversi fermare di continuo per sistemarsi i pantaloni e la maglietta che fuoriusciva.
Inserendo un elastico nella vita dei pantaloni e dei gommini interni, riuscì a creare un nuovo modello che ebbe un enorme successo. Sulla scorta dei nuovi risultati, l'azienda produsse una linea di abbigliamento femminile dal nome Daks. Infatti, fino a quel momento il nome dell'azienda era stato S. Simpson.
Nel 1991, con l'acquisizione da parte dell'azienda giapponese Sankyo Seiko Co. Limited, fu scelto Daks come nome ufficiale.
Tradizione e innovazione nell'eleganza british di Daks.
Daks:
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