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Ad Amatrice, località colpita lo scorso 24 agosto dal violento terremoto, e praticamente distrutta, si è aperto l’anno scolastico, con gli alunni delle elementari che hanno potuto iniziare le lezioni senza ritardi grazie alla realizzazione, a tempo di record, di una struttura modulare che è stata installata dalla Protezione Civile di Trento. E sui banchi si sono presentati più di 200 bambini.

Ad ascoltare il suono della prima "campanella" dell’anno scolastico ad Amatrice, era presente anche Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione che ha voluto significare con la sua presenza la vicinanza di tutta l’Italia a queste popolazioni così duramente colpite dal sisma. Oltre che ad Amatrice le lezioni sono iniziate anche a Cittareale, mentre nelle altre località colpite dal terremoto l’inizio dell’anno scolastico è stato fissato a giovedì 15 settembre.

L’edificio modulare che occupa la scuola di Amatrice è coloratissimo ed alla sua apertura oltre alla Giannini era presente anche il Primo Cittadino, Sergio Pirozzi, e Fabrizio Curcio, responsabile della "Protezione Civile". Il ministro è apparsa molto commossa e nel suo discorso ha sottolineato la sua felicità dicendo "un mezzo miracolo siamo riusciti a farlo". Un messaggio è arrivato anche da Matteo Renzi, capo dell’esecutivo, il quale ha voluto ringraziare chi si è adoperato per l’apertura in orario delle scuole, anche se ha sottolineato che "la strada è ancora lunga", assicurando comunque tutti gli aiuti necessari per tornare al più presto alla normalità. 

Gli auguri da parte di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, sono invece arrivati attraverso i social network, con un messaggio "Buon primo giorno di scuola ragazze e ragazzi di #Amatrice. Grazie alla Protezione civile in particolare del Trentino #ripartiamodallascuola". In molti luoghi i bambini delle zone terremotate sono tornati anche nelle scuole che non hanno subito danni e delle quali è stata accertata l’agibilità, ma sono ben 32 su 577 gli edifici che sono stati dichiarati "inagibili" e quindi in molti casi si dovrà nel frattempo tenere le lezioni nei prefabbricati, oppure in tende o strutture attrezzate per questo servizio. 

Ora la "palla" passa nelle mani di chi deve seguire la ricostruzione, il commissario Vasco Errani, che ha avuto parole di fiducia, ed ha detto che è stato giusto "ricominciare da qui, perché la scuola è l’anima di ogni comunità". Errani ha continuato dicendo che non è il momento di fare promesse vane per il futuro, ma di impegnarsi, insieme ai sindaci per atti concreti e soprattutto condivisi con le autorità locali.
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