Beach volley. Tra sole, mare e sport.

Per rintracciare le origini del beach volley bisogna risalire agli anni '20 del Novecento, quando l'americano William G. Morgan, preparatore fisico dell'Holyoke Y.M.C.A., mescolò elementi tratti dal basket, dal baseball, dal tennis e dalla pallamano per i suoi corsi tenuti a di uomini d'affari, i quali desideravano cimentarsi in un'attività con un impatto fisico più basso rispetto al basket. Nasceva dunque la pallavolo.

Il beach volley inizialmente fa la sua apparizione come variante su sabbia della pallavolo. Saranno dunque il sole, le spiagge e il mare californiani a fare da contorno alla culla del beach volley, Santa Monica. Qui si iniziarono ad allestire i primi campi improvvisati, nei quali scendevano in campo squadre formate da sei giocatori. Ben presto questa attività si diffuse in tutta la California, fino a giungere in Europa, più esattamente a Francoville, una cittadina della regione di Île-de-France. Qui, all'inteno di una campo nudista, il nuovo gioco sulla sabbia conquista un enorme successo, spianando la strada per la sua diffusione in tutto il Vecchio continente.

Durante questo primo periodo però, il beach volley restava essere un'attività ancora non autonoma e ben definita rispetto alla pallavolo, piuttosto era intesa come una variante di questa.
Bisognerà attendere il il decennio successivo per vedere l'avvento del beach volley come vera e propria attività a se stante; è il 1930 quando a Santa Monica per la prima volta a scendere sul campo sono squadre formate da due giocatori ciascuna. In breve tempo si assiste alla costruzione di campi da gioco fissi lungo tutta la costa californiana e il nuovo sport diventa, come era accaduto per il surf, una vera e propria moda e uno stile di vita.

Il primo torneo ufficiale verrà disputato quasi due decenni dopo a Santa Monica; era il 1947 ed a organizzarlo sulla spiaggia di Will Rogers State Beach fu Bernie Holzman, mentre i vincitori la coppia Saenez-Harris.

Quale altro luogo in Italia poteva ospitare la nuova tendenza targata USA se non la riviera romagnola?
Ci troviamo a Cervia nel 1984. Claudio Fantini, pallavolista, organizza all'interno dello stabilimento di famiglia, il Bagno Fantini, il primo torneo italiano di beach volley. Il successo è assicurato e in poco tempo lo stabilimento si trasforma in luogo di attrazione per giocatori professionisti e ragazzi, diventando metafora di vacanza sportiva.

L'ingresso dello sport come disciplina olimpionica si avrà nel 1996. Durante i Giochi della XXVI Olimpiade svoltasi ad Atlanta saranno 24 coppie di giocatori per la categoria maschile e 18 per quella femminile a contendersi il primo podio della storia del beach volley. A salire sul gradino più alto saranno le coppie Karch Kiraly e Kent Steffes (maschile), Jackie Silva e Sandra Pires (femminile).

Strutture Sportive

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