Cricket, il vero Spirito del Gioco

Le origini del cricket sono piuttosto incerte ma possiamo ipotizzare una sua derivazione dalla pallamaglio, un'antico gioco praticato a Napoli e poi in Francia.

Le prime attestazione della pratica di questo sport si hanno nell'Inghilterra del 1300, soprattutto nell'aerea sud-est della nazione, e probabilmente la sua diffusione doveva essere abbastanza estesa. Sappiamo, infatti, che il re Edoardo III proclamò fuori legge il cricket, perché preoccupato del fatto che i contadini si distraessero eccessivamente dalla pratica dell'arte militare.
Evidentemente in quell'epoca lo sport doveva essere piuttosto popolare visto che, nonostante la messa al bando da parte del sovrano, il cricket continuò ad essere praticato.
Nei secoli successivi la pratica del gioco si espanse in tutto il Paese, diventando il passatempo preferito di nobili e di appartenenti alla emergente classe borghese.

Nel 1748 un'ordinanza del King's Bench di Londra autorizzava i sudditi inglesi alla pratica del gioco, portando di fatto la sua elezione a sport nazionale.
Con l'affermarsi del Regno Unito come potenza coloniale, il cricket venne importato in tutte le colonie britanniche, dove ad oggi resta uno degli sport più popolari in Asia, principalmente nei paesi del sub continente indiano, quali India, Bangladesh, Sri Lanka e Pakistan.
Il cricket conserva un posto di rilievo anche in Inghilterra e nelle colonie anglofone: è uno degli sport più diffusi in Zimbabwe e Sudafrica, così come in Australia, Nuova Zelanda e nei paesi caraibici di lingua inglese.

In Italia le prime testimonianze della pratica del cricket risalgono al XVIII secolo, quando nel 1793 a Napoli venne disputato un incontro tra due squadre appartenenti all'equipaggio dell'ammiraglio Horatio Nelson. Esattamente un secolo dopo veniva fondato nel capoluogo ligure il Genoa Cricket & Football Club, inizialmente formato da soli inglesi che alternavano alla pratica del cricket quella del football.
La diffusione del cricket nella Penisola è inoltre strettamente legata alle dinamiche del fenomeno migratorio: buona parte dei giocatori di cricket in Italia sono infatti cittadini stranieri provenienti dall'India, dallo Sri Lanka, dal Bangladesh e dal Pakistan, nei quali questo sport è molto popolare, e che continuano a praticarlo e seguirlo anche nel nostro Paese.

Negli ultimi anni, l'interesse da parte dei due colossi dell'industria televisiva australiana nei confronti di questo sport (tra i quali Rupert Murdoch proprietario della piattaforma satellitare Sky) ha portato alla sua diffusione e conoscenza anche tra il grande pubblico.

Un aspetto importante che distingue il cricket da tutti gli altri sport è la presenza di una regolamentazione scritta attinente allo «Spirito del Gioco»; il rispetto nei confronti dell'avversario e dell'arbitro, il divieto di indirizzare verso questi parole ingiuriose o offensive, l'assoluta condanna di qualsiasi forma di violenza (tutti aspetti che negli altri sport sono lasciati al buon senso dei giocatori) costituiscono i principi fondamentali del cricket.

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