Mini golf, il fenomeno sociale della grande crisi

Il mini golf nasce con l'intento di riprodurre il gioco del golf in spazi ridotti ed è proprio per questo che conserva molti aspetti comuni con il suo antenato.

L'origine di questo sport risale agli inizi del XX secolo: fu negli Stati Uniti infatti che nacque una versione in scala ridotta del golf, chiama appunto miniature golf. I campi per la praticata di questo gioco, ambientati solitamente in parchi o giardini, erano realizzati in erba ed andavano a riprodurre i green del tradizionale golf.

Fu a partire dagli anni Venti che il mini golf cominciò a perfezionarsi e a diffondersi, sino a diventare un vero e proprio fenomeno sociale. All'utilizzo dell'erba per la realizzazione dei campi si sostituì un tessuto compresso, molto simile al feltro, che permetteva alla pallina di scorrere meglio e di realizzare gli impianti anche all'interno di spazi al chiuso. Analogamente al miniature golf, anche le strutture per la pratica del mini golf andavano a ricalcare le ambientazioni e la struttura dei classici campi da golf, con la presenza di fairways, bunker ed ostacoli d'acqua.

Il mini golf divenne negli Stati Uniti un fenomeno di massa, reso celebre anche dalle molte star del cinema che si cimentarono in questa attività. Intorno agli Trenta si contavano nei soli States più di trentamila campi.

Ormai divenuto fenomeno di costume, il mini golf si trasformò in una vera e propria mania, tanto da essere una delle poche attività, insieme al football e al baseball, ad essere praticata anche di notte. Sorsero un numero sempre più crescente di impianti in ogni luogo possibile, persino sulle terrazze dei palazzi; si pensi che nella sola New York degli anni trenta, esistevano circa 150 campi.
Al contrario di quanto si possa immaginare, infatti, fu proprio durante il periodo della Grande depressione, la crisi economica che coinvolse l'America nel 1929, che il mini golf conobbe un notevole sviluppo. Fu infatti durante la crisi che il modo di costruire i campi cambiò radicalmente: lontani dai fasti che avevano caratterizzato la costruzione dei campi per il miniature golf, i nuovi impianti utilizzavano materiali di scarto per la costruzione degli ostacoli, quali pneumatici, tubi e grondaie. Alla pavimentazione in tessuto venne invece sostituita la terra battuta.

In Europa, il mini golf divenne uno sport agonistico a partire dalla fine degli anni Cinquanta, con l'organizzazione del primo Campionato Europeo di Mini Golf.

Strutture Sportive

Click on the map to add markers.

Cerca gli impianti di mini golf del tuo Comune!