Il termine speleologia deriva dall'unione delle parole greche spélaion e lògos, che letteralmente significano caverna e discorso. La speleologia è dunque la scienza che studia le grotte, le cavità naturali e i fenomeni carsici.
Oltre l'aspetto puramente scientifico, sono molti gli appassionati che si cimentano nella speleologia al solo scopo sportivo.
Inizialmente considerata un rifugio per l'uomo primitivo, l'immagine della grotta ha destato la curiosità di avventurieri ed esploratori fin dai tempi antichi.

La speleologia moderna nasce intorno alla metà del XIX secolo, quando presero avvio le prime esplorazioni sistematiche del mondo sotterraneo. I primi studi furono condotti proprio in Italia, nella zona del Carso, un altopiano roccioso di natura calcarea che si estende dai piedi delle Alpi Giulie per giungere fino al mare.

A dare un enorme impulso alla speleologia italiana fu Eugenio Boegan, esploratore e speleologo triestino, che fondò nel 1883 il primo gruppo al mondo di speleologi, la Commissione Grotte della Società Alpina delle Giulie. Seguendo la scia dell'iniziativa di Boegan, nacquero vari gruppi che diedero il via anche ad una serie di pubblicazione sul tema.  Sempre al grande esploratore triestino va il merito di aver scritto il primo manuale di speleologia, Duemila grotte. Quarant'anni di esplorazioni nella Venezia Giulia. L'opera scritta a quattro mani con Luigi Vittorio Bertarelli, primo presidente del Touring Club italiano e pubblicata per la prima volta nel 1926, rappresentò un punto di riferimento fondamentale per la speleologia moderna ed è considerato ancora oggi un valido esempio di monografia speleologica.

Con il trascorre del tempo, la diffusione della speleologia ha subito un enorme incremento conseguente non solo ad un approccio più scientifico delle esplorazioni ma anche ad un numero sempre maggiore di appassionati che praticano la speleologia a fini sportivi. Settore in forte espansione è inoltre quello della speleologia urbana, ossia l'esplorazione di tutte le cavità create dall'opera dell'uomo, quali miniere, antichi cunicoli, reti fognarie e catacombe, scoprendo così quella parte sotterranea e nascosta delle nostre città

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