Il triathlon è uno sport nato recentemente dall'unione di tre discipline in un'unica prova: il nuoto, il ciclismo e la corsa. I concorrenti, infatti, devono passare da una prova all'altra senza interruzioni mostrando, non solo, un'ottima resistenza fisica ma anche buone capacità di coordinazione e flessibilità dei movimenti.

Il triathlon nasce nel 1977 nelle isole Hawaii, quando John Collins, un comandante della marina, in seguito ad una discussione con un gruppo di giovani su quale fosse la prova maggiormente impegnativa tra la Waikiki Rough Water Swim di 3,8 km a nuoto,  la 112 Miglia in bicicletta attorno ad Oahu oppure la Maratona di Honolulu, una corsa di km 42,195, decise di combinare tutte e tre le discipline in un unica prova.

L'idea di Collins parve ai suoi ascoltatori piuttosto folle ma, di fatto, fu proprio in quel momento che nacque la Ironman delle Hawaii, la gara che fece la storia del triathlon. Alla prima edizione, tenutasi a partire dal 1978 sull'isola di Oahu, parteciparono 14 atleti, tra i quali fu  Gordon Haller il primo ad essere proclamato vincitore.

La concezione sulla quale si fonda il triathlon si basa essenzialmente sull'immagine dell'uomo moderno, capace di muoversi in più campi e di essere competitivo su più fronti. Lo sportivo del mondo contemporaneo entra dunque a far parte di questo contesto: egli non deve limitarsi all'esecuzione di una sola specialità ma essere in grado di praticare più discipline.
Negli ultimi anni, il numero dei praticanti è cresciuto notevolmente, così come quello delle squadre e dei Paesi partecipanti alle varie competizioni. Ciò ha portato, in occasione dei Giochi di Sidney del 200, l'inserimento del triathlon tra le discipline olimpiche.
Questo sport, dunque, non è l'unione di tre sport ma costituisce un unico sport a sé stante, nel quale gli altleti devono mostrare buone capacità di resistenza fisica ma anche un'ottima versatilità.
 

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