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Reti d'Impresa


Una piccola realtà commerciale che non si arrende
Da qualche mese gli incontri e le idee dei commercianti del centro urbano di Formello si sono concluse in un progetto ampio, definito “Reti d’Impresa”, che dopo essere stato approvato e sostenuto dalla giunta comunale ora è al vaglio della Regione Lazio.
Un progetto che prevede un ammodernamento urbanistico, un sistema telematico aggiornato, l’estensione a eventi, street art e turismo francigeno. Un vero contributo alla comunità da parte dei commercianti che si sono attivati per renderlo possibile.
Giuseppina Lai è stata la promotrice di questo progetto, incaricata dal Comune di stabilire un contatto con le realtà produttive di Formello, lo ha quindi coordinato sin dall’inizio, relazionando le parti e favorendo la comunicazione.

Un’esperienza importante e forse la prima in assoluto in questo ambito, cosa ha percepito durante il percorso di attivazione?
“Soprattutto la consapevolezza che il commercio formellese non sia affatto disposto ad arrendersi, anzi, è  percepibile  una forte volontà di riemergere sfruttando tutto ciò che viene offerto loro dal territorio e dalle istituzioni, e trasformare le problematiche in opportunità di crescita e di sviluppo.”
Come nasce il progetto “Reti d’Impresa”?

“Nasce come risposta a un’esigenza del territorio di rinvigorire il piccolo commercio, penalizzato da anni di crisi e, nel nostro caso specifico, letteralmente affossato da un'offerta con cui è difficile competere, quella dei grandi centri commerciali sorti in prossimità della  nostra area territoriale. L'input determinante è arrivato dalla Regione Lazio, che nello scorso aprile ha emesso un Avviso Pubblico per il finanziamento alle Reti D'Impresa; lo abbiamo colto come un segnale, un ulteriore incentivo ad unirci per cooperare.”

Quindi il progetto è rivolto ai soli commercianti?
“Sono interessati tutti gli esercizi commerciali, artigianato, produttivi, professionali e di servizio, attività turistiche, sportive, mercati rionali, ad esclusione dei centri commerciali e delle attività svolte su aree commerciali integrate.”

E qual è l’organo con il quale si sono individuati gli strumenti per formulare il progetto?    
“Non si poteva certo improvvisare, dopo vari incontri tra esercenti e consultazioni sulle esigenze cui far fronte e' stato stilato un progetto ad hoc supportato nelle varie fasi e per tutto il percorso dalla CNA. Abbiamo puntato molto su eventi di richiamo turistico, arredo urbano, web marketing, e in particolare sulla pubblicita' delle nostre aziende on line; grazie alla CNA che ha seguito la realizzazione di molte Reti sul territorio nazionale, le nostre attività, le nostre offerte commerciali e tutte le iniziative promosse dalla Rete, saranno visibili ovunque.”

Cosa si deve attendere perché il progetto si finalizzi?
“Il Progetto passerà in questi giorni al vaglio di una commissione regionale: se verrà giudicato meritevole di attenzione si potrà dare l'avvio alla costituzione ufficiale ed iniziare ad operare sul territorio come aggregazione accreditata. Ci vorrà qualche tempo.”

A chi fa capo in questo momento, e, se verrà approvato come sarà gestito, con quale assetto?
“In una delle ultime assemblee sono stati eletti i membri di un gruppo rappresentativo dei commercianti, cui fa capo un Presidente, Barbara Loi, supportata da un "direttivo", cui fanno parte Luisella Aru, Elisa Scarinci, Andrea Ponta e Federico D'Aggiano. Solo successivamente alla costituzione ufficiale della Rete si passerà alla nomina di un Manager di Rete, figura chiave, che avrà tra gli altri il compito di coordinarne le azioni e rendicontarne le spese.”

Bene, dunque abbiamo rivolto qualche domanda anche a Barbara Loi, attualmente presidente di Reti d’Impresa.
Quali sono i temi proposti nel progetto per migliorare l’assetto urbano?
“Abbiamo previsto un incremento di panchine, colonnine Wi-fi, posti auto rosa, parcheggio per auto ibride gratuito, realizzazione di opere street art.”

E’ dunque un progetto che guarda alla comunità più che al singolo commerciante, un bel gesto da parte vostra.
“I centomila euro previsti dal bando non andranno alle 57 attività che si sono attivate affinchè il progetto arrivasse in Regione ma creeranno qualcosa a vantaggio di tutti, esercenti e cittadini. Si, un gesto che ha richiesto dei sacrifici ma siamo stati più che felici di collaborare.”

Se la risposta dalla regione fosse negativa e il progetto non passasse?
“Siamo speranzosi di riuscire tuttavia qualora la Regione non ci promuovesse uno dei grandi punti di forza di Reti d’impresa è la congiunzione delle nostre attività con i clienti e con i paesi limitrofi per mezzo di app strutturate e innovative quindi cercheremo di portare avanti comunque la collaborazione intesa in questo senso. In modo da valorizzarci e valorizzare il nostro paese.”

In copertina foto di Alfonso Mongiu
(fonte: Google Image)
 
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