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Il bullone: un oggetto semplice ma essenziale


Sono molte le persone che quotidianamente utilizzano oggetti e accessori utili per il loro lavoro, che però l’uomo comune non conosce al meglio. Avere una buona conoscenza di questi oggetti è invece essenziale dal punto di vista lavorativo, perché consente di scegliere al meglio quale utilizzare. In questo caso stiamo parlando dei bulloni, un termine che molti usano in modo improprio per indicare viti di varia natura. Un bullone è un oggetto che si utilizza per il fissaggio di due superfici, che si avvita tramite il filetto presente sul fusto della vite, su cui si fissa un dado.

Come è fatto un bullone?

Il bullone è costituito quindi da due elementi differenti, che si usano congiuntamente per fissare due parti meccaniche. Le due parti sono le viti metriche e i dadi; esistono varie tipologie di bulloni, che si differenziano per la forma della testa della vite metrica, per il materiale di cui sono fatte, per il tipo di dado che si utilizza per il fissaggio. Spesso si usa il termine bullone per indicare la sola vite metrica o il solo dado; sono in genere solo i professionisti a utilizzare correttamente il termine per indicare le due parti del bullone.

La testa delle viti

La vite metrica è quindi una parte essenziale di un bullone, che può avere varie dimensioni e che si caratterizza anche per la sua testa. Si tratta della parte che non annega nel materiale quando si fissa il bullone e che rimane quindi facilmente visibile, oltre che utilizzabile per chiudere o aprire il punto di fissaggio. Buona parte dei bulloni oggi utilizzati in diverse applicazioni ha la testa di forma esagonale; la si può allentare o stringere utilizzando una chiave, che ha una testa a forchetta adatta ad abbracciare la testa della vite. Più raramente la testa delle viti è cilindrica, perché il fissaggio di questo tipo di bullone risulta più complesso, proprio a causa della forma della testa che può offrire difficile presa. Il professionista però sa che in alcune situazioni un bullone con vite con testa cilindrica può essere la soluzione migliore. Considerando anche il fatto che solitamente all’interno della testa è presente un incavo adatto all’uso di utensili per serrare o aprire il bullone. Tali incavi possono essere esagonali, oppure a spacco o a croce.

Viti o viti metriche?

Sono dette comunemente viti metriche le parti filettate e con fusto che con il dado danno vita a un bullone. In effetti sarebbe più corretto chiamarle viti metriche nel caso in cui la filettatura presente su tutto o su parte del fusto fosse metrica, quindi misurabile in millimetri e indicato con una M prima della misura del diametro; sono disponibili in commercio anche viti non metriche, che presentano filettatura misurabile in frazioni di pollice. Chiaramente i dadi da utilizzare su una vite per ottenere un bullone devono avere la medesima filettatura, in caso contrario non sarà possibile avvitarli in modo corretto.

I materiali

I bulloni per uso professionale sono in acciaio inox o in acciaio zincato. Questo materiale rende il bullone molto robusto e resistente alla presenza di umidità e alle intemperie. Sta al singolo professionista la scelta del materiale più adatto da utilizzare caso per caso. Alcuni dadi possiedono fasce in gomma, in materiale plastico o flange metalliche che li rendono autobloccanti e particolarmente resistenti alle sollecitazioni esterne.
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