Da sempre una delle locomotive economiche nazionali, la regione Emilia-Romagna vanta una popolazione di 4.459.000 abitanti distribuiti su una superficie di 22.451km². Bologna ne è il capoluogo, affiancata alle province di Parma, Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza nell'area prettamente emiliana e Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena nella Romagna più autentica. Da sempre, infatti, convivono all'interno della stessa realtà amministrativa queste due anime così antiche e definite, con Bologna a svolgere il fondamentale ruolo di mediazione e sintesi.
Lungo il percorso dell'antica via Emilia, realizzata su iniziativa del console romano Marco Emilio Lepido per realizzare un collegamento stradale tra le città di Piacenza e Rimini, si estende un territorio assai omogeneo, in larga parte pianeggiante. La pianura Padana, infatti, occupa una parte rilevante della regione e ne ricopre il 48% dell'intera superficie. Di antica origine alluvionale, rappresenta il cuore agricolo nazionale, con un numero sempre crescente di prodotti DOP e IGP e il maggior numero di aziende alimentari presenti sul territorio nazionale.
Tutta la storia e le attività regionali si snodano, da sempre, lungo il percorso del Po; con i suoi 652 km, infatti, è il maggiore fiume italiano, primeggiando anche per estensione del suo bacino con circa 71000 km² e per portata media con i suoi 1540m³ al secondo. Questa imponente massa d'acqua ha consentito, nel corso dei secoli, di realizzare uno straordinario servizio di irrigazione che ha fortemente favorito tutte le attività agricole e di allevamento, permettendo alla regione di imporsi come leader del settore agro-alimentare con vere e proprie eccellenze internazionali quali il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.
Bagnata ampiamente dal Mar Adriatico, la regione ha anche una antica tradizione di turismo balneare, in particolare lungo la costa romagnola da sempre simbolo dell'estate italiana. Tutte queste meravigliose terre, purtroppo, hanno vissuto da poco la terribile esperienza del terremoto. La notte del 20 maggio del 2012, infatti, una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter ha investito molti comuni delle province di Modena e Ferrara lasciando una lunga scia di morte e distruzione. Ma anche questa volta gli emiliani hanno risposto nel modo più confacente alla storia e alla cultura di questa straordinaria regione, con il duro lavoro e rimboccandosi immediatamente le maniche. Come sempre!