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Una buona lavastoviglie per un valido aiuto in cucina

Guida all'acquisto della lavastoviglie


Quale lavastoviglie acquistare?

Un tempo, una pubblicità recitava che con un determinato detersivo ‘…i piatti li vuol lavare lui’, dimostrando che la creatività dei pubblicitari era davvero senza limiti. Diffusa in maniera esponenziale in tutte le case statunitensi, la lavastoviglie, ha rappresentato per gli italiani una sorta di misterioso elettrodomestico da cucina ostico da utilizzare. Infatti, modelli oramai sorpassati, obbligavano ad una sorta di prelavaggio stoviglie e pentolame che dovevano essere in qualche modo mondate dai residui di cibo prima di essere posti dentro la lavastoviglie per il lavaggio. Fastidio, questo, che non ha aiutato la diffusione di questo utile accessorio che rappresenta un valido aiuto nella pulizia dei piatti e pentole sporche.

Nel caso in cui volete servirvi di una lavastoviglie  vi troverete a doverla scegliere all’interno di un più che ampio panorama dove tutte le più famose marche di elettrodomestici propongono diversi modelli ognuno con caratteristiche proprie. Ma quale scegliere e su cosa basare la propria decisione? Ecco un piccolo aiuto.

Valutate attentamente le specifiche

La prima cosa da fare innanzitutto è quella di considerare l’aspetto logistico e quindi la posizione degli attacchi dell’acqua (carico e scarico) e la presa della corrente oltre che dello spazio disponibile e se la lavastoviglie dovrà essere incassato oppure se rimarrà libera da qualsiasi vincolo. Nel caso in cui la vostra scelta ricada sull’incasso, tenete presente che la lavastoviglie dovrà avere dimensioni più piccole dello spazio disponibile.  

Successivamente dovrete orientare la scelta sulla capacità di coperti che partono da 4 per arrivare fino a 15, preferendo una lavastoviglie dotata di sensori elettronici capaci di gestire il lavaggio in modo automatico a seconda del carico per assicurare il massimo del risparmio energetico.
Tenete presente che la scheda tecnica indica se quel tipo di lavastoviglie è da incasso o a libera installazione, il numero dei coperti che può lavare con un carico, quali e quanti sono i programmi di lavaggio, qual è il suo consumo di energia espresso in kW e il consumo dell’acqua espresso in litri.

Altre indicazioni e suggerimenti utili

Dovete leggere attentamente l’etichetta energetica (Energy Label) che ogni lavastoviglie deve avere e che riassume i dati dei consumi energetici di quel determinato modello. Sono presenti tre classi che diversificano le determinazioni:
- classe del lavaggio a seconda di quanta acqua viene mediamente consumata in ogni lavaggio;
- efficienza energetica media per ogni lavaggio;
- la classe energetica media per l’asciugatura.
Le classi partono dalla F che indica il consumo massimo, fino ad arrivare alla classe A che è quella che necessita di un consumo inferiore delle altre B,C,D,E e F. E’ possibile ottenere un ulteriore risparmio di corrente elettrica scegliendo programmi economici ed evitando di prevedere l’asciugatura dal momento che la si può ottenere semplicemente lasciando lo sportello aperto per far circolare l’aria.

Per concludere questa breve disamina è possibile riassumere che la lavastoviglie ideale deve avere le seguenti caratteristiche: programmazione automatica grazie a dei sensori elettronici di cui deve essere munita che determina la gestione ottimale del lavaggio a seconda del carico; avere 10 programmi di lavaggio; essere classificata AAA (ossia A per efficienza energetica, A per consumo di acqua, A di asciugatura); avere dispositivi di sicurezza per prevenire trabocchi, surriscaldamenti e perdite; avere l’opzione di programmare una partenza ritardata.

Ricordate che la lavastoviglie ha bisogno dei seguenti attacchi: elettricità, impianto idrico con pompa di carico, impianto fognario con pompa di scarico. Appare evidente che c’è bisogno dell’intervento di un idraulico.

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