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28 aprile - Giornata Mondiale Vittime dell'Amianto


Una giornata mondiale per ricordare le vittime che perdono la loro vita a causa della fibra killer, l'amianto. Uomini e donne avvelenati silenziosamente, uccisi inconsapevolmente dalla sua presenza.

L'amianto è un minerale naturale che presenta una struttura fibrosa e appartiene alla classe dei silicati. Costituisce un grande pericolo per la salute umana poiché le fibre da cui è formato, disperdendosi nell'aria a seguito della lavorazione e manipolazione o a causa della sua usura dovuta al tempo e agli agenti atmosferici, va ad intaccare l'apparato respiratorio e le membrane sierose, mietendo numerose vittime.

A causa dell'amianto oggi in Italia, a 23 anni di distanza dalla sua messa al bando, trovano la morte circa 1000 persone l'anno. Tra le patologie legate ad esso vi sono l'asbestosi, il carcinoma polmonare e il tumore alla pleura.
Lodato in passato per la sua flessibilità, resistenza, versatilità e utilizzato in maniera massiccia tra gli anni '50 e '70, l'amianto nel nostro Paese è stato messo al bando solamente nel 1992, nonostante dubbi sulla sua pericolosità si avessero a partire dagli anni'60.

Un'inchiesta pubblicata su Wired, condotta da Rosy Battaglia, fa luce sulla questione amianto in Italia, per certi versi ancora da chiarire e lasciata in quell'immenso contenitore del «non detto» per troppo tempo.
Dal dopoguerra al 1992, la nostra Penisola ha prodotto 3.748.550 tonnellate di amianto grezzo, con un picco di produzione nel 1976: oltre 160 mila tonnellate di amianto.
Una produzione che, fino al 1987, non è mai scesa al di sotto delle 100 mila tonnellate l'anno.

Tra il 1990 e il 2000 la produzione mondiale di amianto ha raggiunto la cifra di 173 milioni di tonnellate. Ancora oggi, ne vengono estratte circa due milioni.
Secondo i dati pubblicati dal Ministro dell'Ambiente, sono 38 mila i siti contaminati presenti in Italia, di cui 35.521 ancora da bonificare.
Marche e Abruzzo le zone più a rischio: vi si trovano il 50% dei siti, concentrati principalmente sul versante adriatico del Paese.
Un materiale che continua ad uccidere, nonostante i piani e gli incentivi di bonifica promossi dagli enti locali.
Non dobbiamo permettere all'amianto di avvelenare la nostra terra, di portare ancora morte.

Comune.info consente ai singoli cittadini di segnalare la presenza di amianto, condividendo l'informazione con gli altri abitanti della zona. Un problema, quello dell'amianto, che riguarda la nostra salute e quella delle generazioni future. L'invio della segnalazione, oltre a fornire una fotografia della quantità di amianto abbandonato, permette di incentivare il processo di bonifica. Un percorso lungo, ma che ne vale la nostra vita.
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