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Autovelox: un mezzo per rallentare o fare cassa?

L'Aci contro i comuni


L'Aci lancia un ultimatum ai comuni contro gli autovelox installati solo per fare cassa. "E' ora di finirla, la gente non ne può più delle multe che servono ai comuni per far cassa. Serve un grande patto, un protocollo che ponga delle regole nell'uso degli strumenti di rilevazione della velocità. Aiutiamo la gente perbene che usa l'auto e non può essere tartassata".

Con queste parole Angelo Sticchi Damiani, presidente nazionale dell'Aci, lancia un messaggio forte e deciso contro i Comuni che usano i mezzi adibiti al controllo elettronico sulle strade solo per incrementare gli incassi delle tasche comunali.

Spesso sono i dati a far sorgere dubbi sulla reale necessità del mezzo di controllo. Se un comune incassa 6 milioni di euro l'anno da un autovelox significa che il dispositivo è messo in modo che gli automobilisti non lo vedano e che, quindi, la posizione sbagliata non serve a far rallentare l'andamento del traffico ma solo a registrare multe.

L'autovelox utile non è quello posizionato dietro una curva o a 4 metri d'altezza, ma quello che in prossimità di un incrocio pericoloso, una confluenza o una scuola, permette di ridurre l'andamento e di salvaguardare la vita dei pedoni e degli automobilisti che, consci del pericolo di fare un incidente o prendere una multa, rallentano.
 
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