  Notizie

Come rilevare la presenza della muffa

Un antimuffa naturale


Non sempre ciò che appare pulito lo è fino in fondo

Che la muffa sia un problema per molti, appare cosa nota. E’ sufficiente un ambiente mal areato o poco assolato per originare quelle piccole macchioline dal color nero verdastro che si insinuano da tutte le parti: dalle pareti ai soffitti, dagli interstizi delle mattonelle ai mobili.

Il problema non è solamente estetico. Vero è che quella punteggiatura nera-verdastra che incomincia ad apparire in certe parti del soffitto e delle pareti non è bella da vedere e, a lungo andare, si propaga in maniera esponenziale danneggiando la pittura (o la carta da parati) per poi agire anche in profondità, sbriciolando l’intonaco esistente. Ma oltre al danno materiale che produce e che viene accompagnato da uno sgradevole odore tipico della muffa, subentra anche il problema che è dannosa per la salute. Infatti gli ambienti dove è presente la muffa vengono ad essere contaminati da elementi nocivi e velenosi che agiscono sul sistema respiratorio delle persone che sono costrette a respirare l’aria di quello spazio che è la causa di mal di gola, asma, capogiri e di altri problemi che riguardano il sistema salute.
Ma se ci si accorge della presenza della muffa in virtù dell’evidente apparizione proprio per via di macchie scure che contaminano le pareti, non è detto che non vi siano muffe nascoste che sono presenti ma che non si fanno notare per via della loro colorazione.

Come accorgersi della presenza di muffa

Prima di servirsi di un antimuffa naturale è bene accertarsi della presenza di questo batterio e lo si fa grazie ad uno speciale termometro ad infrarossi, uno strumento che permette di rilevare l’esistenza della muffa formata o in procinto di formarsi. Questo strumento prodotto da specifiche ricerche tecnologiche, consente di misurare il grado di calore di ogni superfice analizzata, fornendo dei dati a tal proposito. Il suo funzionamento si basa su un processo di valutazione atto a stabilire lo stato di agitazione delle molecole con il quale è composto un corpo (in questo caso, una parete o un soffitto o qualsiasi altro elemento) sapendo che a zero gradi queste entità molecolari non si muovono e che man mano si alza la temperatura queste si agitano sempre più freneticamente e possono essere misurate le loro frequenze infrarossi proprio grazie al termometro. Ma cosa c’entra tutto questo con la muffa? C’entra per via della rilevazione dei ponti termici che sono forieri della formazione della muffa in quanto è probabile che questa si manifesti su superfici a bassa temperatura o, al contrario, in quelle caratterizzate da un evidente sbalzo termico con quelle contigue.

Una volta resisi conto della presenza in essere di questo problema è possibile intervenire con un antimuffa naturale capace di arrestare il processo espansivo e permettere di sradicare alla fonte l’origine della sua causa.  E’ bene seguire i suggerimenti di un serio professionista in grado di fornire i giusti strumenti da utilizzare per risolvere con determinazione la formazione della muffa e permettere di ripristinare un ambiente salubre.

Scrivi un commento