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Lotta alle zanzare: il Ministero della Salute chiede la disinfestazione ai Comuni

Aumentano le misure di prevenzione


L'estate, ogni anno, porta nelle comunità locali sciami di zanzare. Sono insetti fastidiosi, perché pungono e succhiano il sangue. L'effetto antiestetico dei bozzi rossi sulla pelle e il prurito sono particolarmente sgraditi. Il problema, però, è un po' più grave rispetto alla sola puntura. Il ministero della Salute, infatti, ha emesso con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani una circolare rivolta alle amministrazioni comunali, in cui si sollecitano misure di prevenzione. Vanno intensificate le azioni di disinfestazione, con l'obiettivo di prevenire la trasmissione di malattie. Tra gli insetti vettori, infatti, ci sono le zanzare. I pericoli principali sono costituiti da diversi tipi di entomi, ma l'incubo estivo della persona sono portatori di virus potenti come Zika, Chikungunya, Dengue e West Nile. 

Uno dei motivi scatenanti dell'atto ministeriale è la diagnosi di Dengue emorragica, importato dalle Filippine, avvenuta in questi giorni. I casi confermati di malattia provocata dal virus Zika sono arrivati, da gennaio a oggi, a quota 63. Risultano 8 malati di Chikungunya e 49 quelli di Dengue non emorragica.

Il ministero focalizza l'attenzione dei sindaci sulla responsabilità, prevista dalle norme, di svolgere in modo tempestivo ogni attività volta a controllare le zanzare sul territorio municipale. Gli insetti colpevoli non sono autoctoni, bensì provenienti da altri paesi, in particolare dall'Asia, ma proprio per questo è importante bonificare l'area di pertinenza.

Si tratta di una necessità assoluta, per evitare gravi conseguenze alla salute degli abitanti. Lo stesso fenomeno si è già verificato in Florida, ma ora tocca all'Italia, che si deve occupare di una nuova disinfezione, per eliminare le zanzare più pericolose. Risulta importante intervenire sia sulle forme larvali che sugli esemplari adulti. Infine i Comuni devono informare la popolazione, affinché la bonifica si effettui anche in aree private. Le azioni devono essere sostenibili e continuative, per limitare e, se possibile, cancellare il pericolo. Nonostante il periodo estivo sia già negli ultimi 30 giorni, il rischio non deve essere assolutamente sottovalutato.
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