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Il 65% delle donne lavora


Alla città Milano è stato dato un riconoscimento importante. Secondo uno studio, il capoluogo lombardo si è classificato al primo posto per l'occupazione femminile. In questa città, infatti, circa il 65% delle donne, che hanno un'età compresa tra i 20 e i 64 anni, ha un lavoro. 

La percentuale che si registra Milano è molto simile a quella delle capitali del Nord Europa,come Parigi, Madrid, Londra e Berlino. 
La percentale del 65% del capoluogo milanese supera la media italiana, che è del 47,2%, e la media europea ferma al 60,4%.

Alcuni dati riguardanti le donne lavoratrici milanesi

Le donne lavoratrici milanesi hanno di solito un'occupazione più qualificata rispetto a quelle che vivono in altre città, come Roma ad esempio. Il 47,9% delle donne milanesi svolge infatti il lavoro di funzionario o dirigente nella Pubblica Amministrazione. Si tratta di una percentuale importante, che comprende quasi la metà delle donne che vivono nel capoluogo lombardo. 
Tra le donne diplomate, che lavorano a Milano, il 48% svolge dei lavori mediamente qualificati, mentre il 39% svolge delle professioni altamente qualificate. 

Le donne laureate, che lavorano a Milano, vengono chiamate professionals. Le professionalssono per metà impiegate e solo il 4% di loro ricopre un ruolo di dirigente. Le professionalssono per lo più donne che hanno contratto matrimonio e solo la metà di quest'ultime ha dei figli. 

Le donne lavoratrici milanesi, che hanno la licenzia media, sono le unskilled. Queste donne sono per lo più operaie e addette alle pulizie. Tra di loro ci sono anche costumiste e sarte. Le unskilled lavorano non a tempo pieno, ma part-time e il 40% è rappresentato da persone con nazionalità straniera. 

Un'altra curiosità sulla città di Milano

Secondo una ricerca statistica, Milano occupa quindi il primo posto per l'occupazione femminile. Sempre secondo questo studio, a Milano le convivenze familiari sono costituite per lo più da coppie dual earners, vale a dire una coppia in cui entrambi lavorano. Per le convivenze familiari si registrano anche casi di dual caregivers, in cui sia il padre che la madre si occupano dei figli. 
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