Il beach soccer, chiamato anche calcio da spiaggia, è una variante del calcio a 5 giocato esclusivamente su sabbia.
Le sue origini vedono come protagonista il Brasile: nell'ultimo decennio le spiagge di Copacabana e Ipanema erano diventate vere e proprie scuole di calcio. Sulla sabbia, infatti, i giovani ragazzi davano prova della loro bravura, mostrando la loro abilità con la palla. Inizialmente le finalità del beach soccer erano dunque puramente ricreative e ludiche, non prevedendo una regolamentazione ufficiale.

Solamente durante i primi anni '90, visto l'enorme numero di seguaci che questa nuova variante di calcio aveva raccolto intorno a sé, si incominciarono ad organizzare i primi tornei ufficiali e di conseguenza si creò l'esigenza di redarre un regolamento; nel 1992 durante una conferenza a Los Angeles nacque la prima regolamentazione ufficiale del gioco. L'anno successivo a Miami si disputò il primo torneo di beach soccer, al quale parteciparono Stati uniti, Brazile, Argentina ed Italia.

Nel 1994 il beach soccer scavalcava i confini delle spiagge di Rio de Janeiro e, grazie all'attenzione dei mass media, faceva la sua prima comparsa sul piccolo schermo.

L'anno successivo sarà la stessa città brasiliana ad ospitare i primi Campionati Mondiali, nei quali a trionfare furono proprio i padroni di casa.
Visto il loro enorme successo, nel 1996 venne organizzato il Pro Beach Soccer Tour: l'evento prevedeva 60 partite da disputare nel giro di due anni, raggiungendo il Sud America, l'Europa, l'Asia e gli Stai Uniti. L'attenzione dei media fu enorme ed all'evento parteciparono anche nomi importanti.

Del 1998 è invece la prima edizione dell'Euro Beach Soccer League, alla quale partecipano come fondatori Spagna, Portogallo, Italia e Francia.

Nel 2005 il beach soccer entrò a far parte della FIFA e nel maggio dello stesso anno venne disputato a Copacabana il primo Beach Soccer World Cup. A vincere fu la Francia, sotto gli occhi sorpresi di tutti.

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