Il termine broomball significa letteralmente «palla-scopa» e il nome fa riferimento agli attrezzi usati nella pratica di questo gioco, che sono appunto una palla e una scopa.

Il broomball nasce in Canada agli inizi del Novecento. Esistono varie versioni intorno alle sue origini, tutte però accomunate dal fatto che la nascita di questo sport sia avvenuta all'interno di un contesto semplice e di puro gioco ricreativo.

Una prima versione vuole che la storia del broomball sia strettamente legata alla pratica dell'hockey; sarebbero stati proprio gli addetti ai lavori a cimentarsi per la prima volta in questo nuovo gioco, utilizzando mezzi di fortuna quali le scope. Essi nel preparare la pista ghiacciata per gli incontri di hockey, sport che all'epoca era già popolare, iniziarono a giocare con mezzi improvvisati, coinvolgendo anche alcune donne.
Le differenze fondamentali tra i due giochi riguardano innanzitutto l'attrezzatura utilizzata; nel broomball, infatti, si usano scope al posto delle mazze e scarpe, molto simili a quelle utilizzate per il basket, in sostituzione dei pattini. L'abilità dei giocatori, dunque, consiste proprio nel riuscire a mantenere l'equilibrio sul ghiaccio. 

Un'altra versione, invece, vede proprio le donne essere le protagoniste indiscusse della nascita di questo nuovo sport. Nel tentativo di imitare gli uomini che praticavano l'hockey, esse scesero in campo,  armate di stivaletti antiscivolo e scope di saggina, dilettandosi in un gioco meno violento e con regole più semplici rispetto all'hockey. Forse è proprio per la sua origine tinta di rosa che il regolamento semplice e il forte senso del fair play siano caratteristiche peculiari del broomball.

Infine, si racconta che il gioco nacque nella città canadese di Montrèal, per iniziativa di alcuni operai del settore ferroviario. Questi, nei momenti di pausa pranzo, si divertivano praticando un gioco molto simile all'hockey, nel quale però alle tradizionali mazze si sostituivano le scope utilizzate per pulire i binari dal ghiaccio e dalla neve.

Con il tempo l'attrezzatura utilizzata cominciò ad essere perfezionata: le scope vennero costruite artigianalmente, legando insieme della paglia ed immergendole nell'acqua per poi farle ghiacciare, al fine di ottenere una maggiore precisione del tiro.

In Italia questo sport arriva intorno agli anni '50 per opera di Carmine Tucci, un giocatore di hockey italo-canadese, ingaggiato dal Bolzano.

Qualunque sia la storia della sua origine, sicuro è che in breve tempo il broomball si diffuse, dapprima in tutto il Canada e negli Stati Uniti e poi anche in Australia, Giappone, Italia (in particolare in Trentino Alto-Adige), Svezia, Germania e Svizzera, grazie soprattutto alla natura divertente del gioco e al facile reperimento delle attrezzature utilizzate.

 

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