L'enduro è una specialità del motociclismo che, a differenza del motocross, viene praticato su strade aperte al traffico. Il termine con il quale attualmente si indica tale disciplina ricalca la parola inglese «endurance», che significa «resistenza». È infatti proprio quest'ultima la caratteristica peculiare dell'enduro; strade sterrate e mulattiere, terreni accidentati, condizioni meteorologiche variabili mettono a dura prova l'abilità del pilota.

A differenziare l'enduro dal motocross, dunque, è la natura dei percorsi: mentre il motocross si pratica su piste sterrate appositamente create, l'enduro vede come ambientazione delle proprie competizioni strade aperte al traffico. Diventa quindi necessario e fondamentale il rispetto delle norme previste dal codice della strada: le moto da enduro devono infatti essere dotate di fari per l'illuminazione, indicatori direzionali, targa, scarico, terminale e pneumatici omologati.

L'enduro nasce in Europa durante i primi anni del Novecento. La prima competizione prevista specificatamente per questa specialità risale al 1913, con la nascita della International Six Days Reliability Trial. Alla gara potevano partecipare solamente team formati da piloti nazionali con veicoli prodotti nella stessa nazione. Per il primo decennio dunque la partecipazione fu sostanzialmente limitata ai Paesi costruttori di moto.
Nel 1923, con l'istituzione del cosiddetto Vaso d'argento, fu data la possibilità ai piloti di una determinata nazione di poter gareggiare con moto prodotte altrove.
Disputata annualmente, i risultati della gara furono annullati solamente in occasione dell'edizione tedesca del 1939, a causa del clima politico esistente alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Generalmente le gare di enduro hanno una durata che va dalle 6 alle 8 ore e sono suddivise in più tappe cronometrate. Il percorso è assimilabile a quello previsto in ambito automobilistico nelle gare di rally: sentieri di collina e montagna sono l'ambiente ideale nel quale predisporre il tracciato. Durante quest'ultimo il pilota si trova ad affrontare prove speciali, ossia tratti cronometrati che il pilota deve percorrere nel minor tempo possibile.

In Italia l'enduro inizia a diffondersi negli anni '70, inizialmente con il nome di Regolarità. Elementi fondamentali erano infatti, e lo sono tutt'ora, il rispetto dei tempi imposti e la regolarità con cui si svolge il circuito.

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