Il judo è un arte marziale, uno sport di combattimento ed un metodo di difesa personale, che fa risalire la sua origine al jujutsu, un'antica arte marziale praticata in Giappone durante il periodo feudale.

Nel narrare la storia della nascita e dell'evoluzione del judo è impossibile prescindere da quella del suo fondatore, Jigorō Kanō. Egli nacque nel 1860 da una famiglia di produttori e commercianti di saké, una tipica bevanda alcolica giapponese prodotta dalla fermentazione del riso.
Di costituzione gracile, ma caratterizzato da una spiccata intelligenza, Jigorō Kanō si avvicinò inizialmente alla pratica del basket, proprio per rafforzare il proprio fisico. Non avendo raggiunto i risultati desiderati, il futuro Maestro si dedicò alla pratica dello jujutsu.

Il periodo storico nel quale visse ed operò Kanō coincide con una fase particolare della storia giapponese: a cavallo tra XVIII e XIX secolo le potenze coloniali europee esercitarono una forte pressione sulla terra del Sol Levante, e dall'altra parte, i giapponesi mostrarono un interesse sempre maggiore verso i costumi, le arti e le tecnologie occidentali. Nel 1853 gli Stati Uniti costrinsero i giapponesi ad aprire i propri porti alla flotta del commodoro Matthew Perry e alla firma dei cosiddetti Trattati ineguali. Il Giappone dovette così mettere fine alla propria chiusura verso l'Occidente.

L'atteggiamento di abbandono delle tradizioni nipponiche e di tutto ciò legato allo shogunato, portarono alla conseguente scomparsa dello jujutsu. Fu allora che Jigorō Kanō, elaborando le tecniche apprese precedentemente, fondò una nuova disciplina, il judo. Caratteristica peculiare di quest'arte marziale è la fusione di due antichi principi della tradizione giapponese: l'importanza dell'educazione fisica e la valorizzazione spirituale dell'individuo.
Nel 1882 Kanō fondò il primo centro per la pratica del judo, il Judo Kodokan, tutt'ora esistente e funzionante.
Tra le novità introdotte dal Maestro, rispetto alle arti marziali praticate in Giappone prima del judo, vi sono l'introduzione di un metodo didattico di insegnamento progressivo e la cura per la salvaguardia del praticate con lo sviluppo di tecniche appositamente create, come ad esempio la simulazione dei combattimenti e l'apprendimento delle tecniche di caduta.

A partire dal 1964, il judo è stato inserito tra le discipline dei giochi olimpici e nell'edizione di Atene del 2004 si è rivelato essere il terzo sport più universale, con la partecipazione di ben 98 paesi.

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