Tamburello, il gioco con la palla tutto italiano

Il tamburello è uno sport di squadra tipicamente italiano. Alcuni documenti, infatti, testimoniano la diffusione già presso gli antichi Romani dei giochi con la palla. Nonostante vi siano testimonianze dell'esistenza di giochi sferistici risalenti al Medioevo, è del Rinascimento il primo trattato a noi giunto sul tema. Parliamo del Trattato del giuoco con la palla di Antonio Scaino, pubblicato nel 1555 a Venezia. L'opera, dedicata al duca Alfonso II d'Este, è il primo esempio di regolamentazione italiana di giochi con la palla. Tra i vari giochi praticati nel Bel Paese, Scaino ci descrive la «palla da scanno», considerata l'antenata più prossima del tamburello. Sono, infatti, molte le somiglianze tra i due giochi: se nella prima, la palla veniva colpita con lo scanno, una sorta di pala allungata, con il tempo questo si è modificato, fino a diventare un telaio circolare di legno sul quale veniva tesa una pelle di animale.

È, però, solamente a partire dal XIX secolo che il tamburello entrò a far parte del mondo agonistico.
Sono molte le città italiane che si contendono la paternità dello sport e rimane dunque difficile stabilire ciò con certezza. Sappiamo, invece, che durante la seconda metà dell'Ottocento, il tamburello era praticato nelle province di Verona e Mantova, in Liguria, Piemonte, Lombardia e Toscana.
Ritornando alla questione sull'origine di questo sport, l'ipotesi più comune è quella che vede come patria del tamburello la città di Arezzo.

Nel 1890 il tamburello venne riconosciuto ufficialmente come gioco dalla Federazione Ginnastica d'Italia, l'ente e a quel tempo disciplinava i vari sport nella nostra Penisola.
Il primo campionato ufficiale risale al 1898; tra le quattro squadre partecipanti fu la società di Nicolò Barabino di Genova a conquistare il titolo di vincitore.

Durante gli inizi del XX secolo, vi furono vari tentativi di inserire il tamburello tra le discipline previste per i Giochi Olimpici. Il primo risale al 1903, quando nella testa di De Coubertin balzò l'idea di eleggere Roma come sede dei giochi. La Federginnastica, nel presentare il suo progetto, inserì il tamburello tra le discipline previste. L'organizzazione delle Olimpiadi nella Capitale peò fallì, per motivi economici, e dunque il tamburello vide infrangersi il sogno di essere protagonista dei giochi.

Attualmente il tamburello è praticato sia a livello dilettantistico che agonistico e disciplinato dalla Federazione Italiana Gioco Tamburello (FIGT), fondata il 14 novembre del 1926 a Firenze.

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