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La Storia di Siracusa


La storia di Siracusa ebbe inizio con i primi insediamenti risalenti all’epoca preistorica. Durante l’età del bronzo e del ferro l’area di Siracusa era già abitata da varie popolazioni, come si può evincere dai numerosi reperti rinvenuti.
La città pare che sia stata fondata sull’isolotto di Ortigia da Corinzi condotti da Archia nel 734 a.C. e prese il nome da una vicina palude, Syraka. Raggiunse presto un notevole sviluppo che le permise di dar vita a numerose colonie. Successivamente fu agitata da lotte interne.
Nel 485 a.C. se ne impadronì Gelone, tiranno di Gela, la cui famiglia, i Dinomenidi, conservò il governo di Siracusa fino a quando nel 466 a.C. fu cacciato Trasibulo. Alla fine Siracusa si diede un governo democratico. Vinse gli Etruschi nel 453 a.C. e nel 440 a.C. il re indigeno Ducezio, quindi sconfisse Agrigento e con l’aiuto di Sparta gli Ateniesi che erano venuti in Sicilia chiamati da Leontinoi.

Nel 405 a.C. minacciata dai Cartaginesi, si sottomise alla tirannia di Dionigi il Vecchio, che la fortificò, per cui nel 397 a.C. poté resistere all’assedio Cartaginese. Dionigi abbellì e rese potente Siracusa. Suo figlio Dionigi il Giovane fu cacciato nel 356 a.C. Dione, amico di Platone, prese il potere, ma venne ucciso nel 354 a.C. Nel 343 a.C. i Cartaginesi la aggredirono nuovamente e Siracusa si salvò per l’intervento di Timoleone, cittadino di Corinto, che le diede nuovi ordinamenti.

Nel 317 a.C. si fece tiranno di Siracusa Agatocle, che la difese nuovamente dai Cartaginesi ed estese l’influenza siracusana nella Magna Grecia, ma morì nel 289 a.C. Minacciata ancora una volta dai Cartaginesi, Siracusa chiese aiuto a Pirro, il quale respinse i nemici. Divenne poi tiranno Ierone, che era il fratello di Dionigi il Vecchio. Ierone si alleò con i Romani nel 215 a.C. Suo nipote Ieronimo si alleò con i Cartaginesi.

Siracusa fu quindi coinvolta nella seconda guerra punica, e malgrado i mezzi di difesa apprestati da Archimede nel 212 a.C. fu conquistata dai Romani. Sotto i Romani rimase la capitale della Sicilia, ma andò lentamente decadendo. Fu nel 575 d.C. conquistata dai Bizantini del generale Belisario e dal 663 al 668 vi risedette l’imperatore Costante II.

Fu assediata dagli Arabi durante l’827 e presa nell’878, dopo un assedio durato dieci mesi. Dal 1038 al 1040 fu ripresa dal bizantino Giorgio Maniace. Nel 1085 fu conquistata dai Normanni. Nel 1204 se ne impadronirono i Pisani, poi i Genovesi e nel 1209 da Federico II di Svevia che vi abitò. Nella guerra del Vespro Aragonese parteggiò per gli Aragonesi, per cui fu nel 1298 inutilmente assediata dagli Angioini. Nel 1536 Carlo V la fortificò, ma due terribili terremoti, nel 1542 e nel 1693, la rovinarono. Nel 1719 fu assediata dagli Spagnoli contro i Piemontesi. Nel 1753 fu ancora assediata dagli Spagnoli contro gli Austriaci e dovette cedere. Nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia
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