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Sospese le tasse per i terremotati

Stop a Irpef, Imu e Tasi


Il terremoto che ha colpito lo scorso 24 agosto le zone del centro Italia ha colpito duramente le popolazioni, ed il Governo, con un apposito decreto ha "sospeso" tutti versamenti tributari, Irpef, Imu e Tasi dovuti dai cittadini abitanti nelle zone terremotate. Il decreto è stato firmato da Pier Carlo Padoan, titolare del dicastero dell’Economia, ed ha attuazione dal giorno del terremoto, il 24 agosto, fino al prossimo 16 dicembre. Tutte le somme dovute dovranno poi essere versate entro il successivo 20 dicembre.

I comuni che sono interessati a questo decreto sono in totale 17, cinque dei quali si trovano nelle Marche, 4 in provincia di Ascoli Piceno, Montemonaco, Acquasanta Terme, Montegallo e Arquata del Tronto, ed uno in provincia di Fermo, Montefortino. Altri cinque comuni appartengono alla regione Abruzzo, due in provincia di Teramo, Rocca Santa Maria e Valle Castellana, e tre in provincia dell’Aquila, Campotosto, Capitignano e Montereale. Quattro sono i comuni umbri, tutti in provincia di Perugia, Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto, e tre nel Lazio, Accumuli, Amatrice e Cittareale, tutti appartenenti alla provincia di Rieti. 

Nello stesso tempo la scadenza potrebbe essere ulteriormente prorogata, con un decreto successivo, che potrebbe anche vedere inseriti nell’elenco altri comuni, dopo le necessarie verifiche eseguite dalla Protezione Civile.

Le scadenze fiscali sospese dal decreto sono quelle a carico di persone fisiche, persone giuridiche ed imprenditori, che abbiano la residenza oppure che operino nei comuni compresi nella lista del decreto. Oltre ai tributi verso la pubblica amministrazione, il decreto ha sospeso anche i versamenti e gli altri adempimenti collegati a cartelle di pagamento agli "agenti di riscossione" e quelli derivanti da "accertamenti esecutivi". Nel contempo anche Equitalia ha sospeso le riscossioni negli stessi comuni. 

Le scadenze più vicine tra quelle sospese sono quelle riguardanti la "dichiarazione dei redditi",ad esempio il 15 settembre per il modello 770 ed il 30 settembre il modello Unico, e gli acconti di imposta che scadono il 30 novembre, Ires ed Irpef. Oltre a questi è sospeso anche il saldo dovuto per la Imu-Tasi, previsto entro il 16 dicembre.

L’unica esclusione dalla "moratoria" riguarda le ritenute, che i soggetti di imposta hanno operato nei confronti dei dipendenti. Nel caso in cui ciò non fosse possibile sarà comunque possibile invocare la "forza maggiore" come causa di impunibilità, in accordo ad un articolo inserito nel Dlgs 472/1997.
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