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La storia di Limido Comasco

Per molto tempo Limido Comasco appartenne al Contado di Seprio e al Ducato di Milano


La storia di Limido Comasco, località posta lungo la breve fascia della pianura di Como e che nel lontano 1861 contava poco più di novecento residenti, è certamente interessante. Il suo toponimo indica chiaramente la sua splendida posizione, posta proprio ai limiti dell’area collinare.
La storia di Limido Comasco inizia ufficialmente con una pergamena che è custodita nell’archivio capitolare di Sant’Ambrogio a Milano, risalente all’XI secolo. Questo importante documento è una donazione risalente al luglio del 1067, nella quale un certo Benedetto stabiliva che i fitti provenienti dai sui beni fossero destinati al fratello Giovanni, alla canonica di Santo Stefano di Appiano e a quella di Sant’Ambrogio a Milano.

Pur tuttavia la storia di Limido Comasco non è mai stata segnata da importanti o particolari eventi storici, seguendo per lo più gli avvenimenti legati al Contado di Seprio e quelli relativi al Ducato di Milano, ai quali appartenne per numerosi secoli.
A partire dal V - VI secolo la storia di Limido Comasco si interseca con le vicende politiche, amministrative e anche religiose dell’antica Pieve di Appiano. La metà del XIX secolo la storia di Limido Comasco la dipinge come un territorio alquanto operoso ricco di gelsi, grani e lino. Nelle cronache storiche si può anche leggere che in quel periodo i capi di bestiame in solo venti anni erano passati da seicento a oltre ottocento e che i suoi terrieri avevano notevolmente ampliato anche l’agricoltura provvedendo a dissodare le brughiere e a livellare i boschi.
Inoltre il territorio di Limido Comasco in quel periodo era attraversato da cinque strade comunali. Gaetano Scalini, che fu sia deputato e sia senatore del Regno d’Italia e anche sindaco di Limido Comasco dal 1859 al 1899, è certamente il personaggio storico più illustre. Il Primo Cittadino fu anche quello che insediò una filanda, che rappresentò il primo stabilimento nel paese. La villa e la fattoria della famiglia furono storicamente un punto di riferimento stimolante insieme alla villa Canali Stringher, nella quale trovò momenti di serenità e di riposo Bonaldo Stringher originario di Udine e che fu agli inizi del Novecento governatore della Banca d’Italia.

La storia di Limido Comasco a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento narra le tristi vicende dell’immigrazione all’estero. Anni nei quali molti limidesi andarono in Sud America facendosi molto onore, al punto che nel 1960 l’allora presidente dell’Uruguay, Nardone, si recò in visita a Limido Comasco. 
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