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Analizzare l'impatto acustico permette di analizzare la rumorosità prodotta da determinate attività, così da poter valutare l'inquinamento prodotto. Così come la valutazione energetica lo fa per i consumi di energia, la Certificazione Acustica classifica gli immobili sulla base di specifici requisiti che riguardano le frequenze sonore interne ed esterne.

I requisiti necessari per la classificazione degli edifici sono stabiliti dalla norma UNI 113767, pubblicata il 22 luglio del 2012 e riferita a ciascuna tipologia di immobile ad esclusione di quelli ad uso agricolo, industriale ed artigianale.

La norma quindi suddivide le unità immobiliari in 4 categorie: dal livello 1, che definisce quello più silenzioso, fino al 4, quello che indica la maggiore espesizione al rumore. Allo scopo di determinare la classificazione, sono tenuti in considerazione non solamente i dati relevabili da progetto ma sono anche tenuti in considerazione i livelli sonori. Questi vengono calcolati per ogni singola unità immobiliare e non per l'intero edificio. Nel caso di un edificio formato da più appartamenti, pertanto, la classe è assegnata ad ogni singola unità e non all'edificio in modo complessivo.

Per la redazione della Certificazione acustica ad verranno svolte delle prove (collaudi) in tutti gli ambienti dell'abitazione. Successivamente, verrà ottenuta la media dei dati e stabilita la categoria acustica.

Ad essere presi in considerazione per la determinazione della classificazione acustica saranno l'isolamento di facciata, l'isolamento rispetto ai vicini e il livello di rumore prodotto dagli impianti.

I futuri proprietari o affittuari verranno in tal modo informati sulle prestazioni acustiche, garantendo l'effettiva conoscenza delle emissioni di sorgenti sonore e di rumore. Anche se ad essere previste sono quattro classi di efficienza acustica, già la classe 3 identifica un'unità immobiliare con un livello di "silenzio" sufficiente.