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Sardegna sudorientale, il Campidano di Cagliari

Guide ed itinerari


Esiste una parte della Sardegna sudorientale ancora sconosciuta al grande Turismo ma importantissima perché con i suoi usi e le sue tradizioni atavici costituisce l’anima autentica dell’Isola. Vi nascono e crescono i prodotti che danno sostegno all’Economia, creano ricchezza e lavoro,  e omaggiano la tradizione agricola e pastorale della zona. Il Campidano di Cagliari rientra tra queste aree poco note al pubblico che meriterebbero gli onori della cronaca per i prodotti che producono e per gli eventi che riescono ad organizzare nell’intento di promuoverli e di valorizzarli.

Il Campidano è una vasta pianura in cui hanno sede lo Sagno di Montelargius e le Saline, luoghi che hanno fatto la storia della Sardegna.  Il Campidano fa parte della conurbazione cagliaritana che accanto a Cagliari capoluogo regionale comprende i Comuni di Monserrato, Pirri, Selargius, Quartucciu e Quartu Sant’Elena.

Se Quartu Sant’Elena con le sue spiagge “caraibiche” rappresenta la Sardegna del Turismo internazionale esclusivo, gli altri Comuni del Campidano interpretano l’Isola dedita da secoli ad agricoltura e pastorizia, attività dalle quali è riuscita ad ottenere prodotti d’eccellenza conosciuti ed apprezzati in tutto il Mondo per la loro qualità. La versatilità e l'abilità con cui le mani esperte degli abitanti dell’Isola creano con questi alimenti piatti eccellenti completano la magia che lascia i turisti stupiti oltre che  pienamente soddisfatti.

Questi sono i valori aggiunti che il Turismo della Sardegna propaganda e diffonde insieme alla storia millenaria dell’Isola risalente all’epoca neolitica, avendo compreso come essi s’ integrino alla perfezione con le bellezze paesaggistiche e naturalistiche di cui è stata largamente dotata quest’ antica Terra. Simbiosi inscindibile ormai quella del Turismo ecosostenibile con  agroecologiabiodiversità,  consumo responsabilebenessere degli animali,delle piante delle persone e dei turisti, sempre, e a prescindere da ogni altra considerazione.

Anche la splendida dimora in cui soggiorni per le vacanze il mitico resort del gruppo iGV Club, travestito per modestia da villaggio turistico tradizionale, situato nella più esclusiva area del litorale cagliaritano che va sotto il nome di Costa Rei, perderebbe parte del suo fascino irresistibile se a qualche chilometro di distanza, nei terreni dell’entroterra sardo, qualcuno non s’impegnasse nella produzione di prodotti agroalimentari tipici e ricercati. Il turista in ogni parte del Pianeta ama coniugare benessere psicofisico con alimentazione sana e corretta. La dieta mediterranea non perde punti in confronto alle diverse diete seguite e pubblicizzate come le più salutari, complete e disintossicanti.

Il buon cibo della Sardegna sudorientale è quindi il fiore all’occhiello del Turismo cagliaritano, forte di alimenti pregiati  e d’origine millenaria come l’olio ed i formaggi di Dolianova, la Bottarga del Sarrabius, il Cannonau di Capo Ferrato, gli agruni di Muravera. La Sagra degli Agrumi di Muravera  ad aprile apre con i colori ed i profumi della Primavera la stagione turistica estiva.

Il triangolo di territorio sardo sudorientale compreso nei Comuni di Monserrato, Selargius e  Quartuccio occupa un posto importante nell’Ecomomia della Sardegna per la produzione di vini pregiati, quali il Nuragus, il Monica, il Moscato, il Nasco, il Girò.

A Monserrato sorgono le tipiche case campidanesi costruite con i “ladiri”, i mattoni crudi di paglia e fango e con il tufo, una della pietra dominanti delle civiltà mediterranee. Le case antiche del Campidano hanno le “lolle”, ampi loggiati di  stile spagnolo con portali in legno decorati con intagli e ornati di fiori e di piante. Fiori profumati, Pirichittus e fresco Moscato Doc, in una lolla in legno intagliato, un tris vincente !

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