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A Firenze scatta la protesta delle associazioni animaliste contro le carrozze


Firenze tornano le polemiche sull’uso delle carrozze con diverse associazioni animaliste che fanno appello ai turisti affinchè boicottino questo sistema che sfrutta gli animali; ed insieme ai cittadini tornano ancora una volta in piazza per effettuare una sensibilizzazione su questo "problema" verso l’opinione pubblica.

Nel capoluogo toscano, come in altre città turistiche, vengono utilizzate le carrozze per i giri turistici tra le bellezze artistiche ed i monumenti della città, utilizzando i cavalli. E proprio contro questo utilizzo, che le associazioni animaliste ritengono sfrutti gli animali, continuano le proteste. I cavalli attualmente sono tutelati da un regolamento del Comune, ma secondo le associazioni, anche quando le temperature sono superiori ai 35° all’ombra, vengono costretti dai vetturini a restare sotto il sole cocente. 

Nella petizione che le associazioni hanno lanciato si chiede l’abolizione delle carrozze e che i fiaccherai sostituiscono i tour turistici con gli animali con altri che utilizzino mezzi alternati, ad esempio auto ed altri mezzi elettrici. Le associazioni hanno anche rivolto al sindaco Nardella la richiesta di firmare la petizione come segno di partecipazione.

Samanta Catastini, rappresentante di una delle associazioni che si sono impegnate maggiormente per questa mobilitazione, "Il Nibbio Alato", spiega che la mobilitazione è nata proprio per "dare voce" a chi non può averla, e chiedere che termini questa opera di sfruttamento, ricordando che il cavallo è l’animale che da sempre ha affiancato l’uomo sia nelle battaglie che venivano combattute, così come negli spostamenti, nelle ricerche e nelle scoperte di nuovi territori, mentre da parte dell’uomo c’è sempre stato nei loro confronti un "falso amore" che si esplicita sono nei finimenti colorati che servono per "abbellirli", ma che termina non appena accusano qualche problema fisico.

Da qui nasce la richiesta di boicottaggio che le associazioni chiedono a tutti, cittadini e turisti, convinti che sia il solo modo per mettere fine a questa situazione. Secondo gli animalisti si tratta di un divertimento "anacronistico", che a Firenze come a Roma, ed in altre città, causa solo enormi sofferenze per gli animali che sono costretti a portarsi dietro carichi pesanti, restando esposti alle varie situazioni atmosferiche come sole cocente, o freddo e pioggia. Inoltre, sempre secondo le associazioni animaliste, spesso vengono picchiati per proseguire nel loro cammino anche quando sono stanchi.
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