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WiFi pubblico, quanto siamo ancora lontani?


Nella società attuale l'accesso alla rete è considerato un diritto dell'individuo, poiché consente al cittadino di informarsi. Il traffico internet, inoltre, registra una crescita sempre maggiore e legata soprattutto alla diffusione di dispositivi elettronici portatili, quali smartphone e tablet. Secondo una ricerca condotta dalla Cisco Consulting Service, la maggior parte degli intervistati dichiara una preferenza del wi-fi per collegare il proprio dispositivo mobile, mentre la metà di loro afferma di connettersi utilizzando esclusivamente una connessione wireless.

Dai dati, dunque, si può notare come lo sviluppo della rete wi-fi sia direttamente collegata al mercato del mobile, configurandosi come un fattore importante per il suo incremento. Per farci un'idea di quanto lo sviluppo della tecnologia wireless influisca su quello del mobile, si pensi a come, negli ultimi anni, la spesa per il traffico dati effettuata da smartphone ha di gran lunga superato quella dei tradizionali sms, considerati ormai quasi obsoleti. In Italia, il numero dei punti dai quali è possibile accedere pubblicamente ad internet è in costante crescita, consentendo una notevole riduzione del cosiddetto digital divide, il divario digitale.

Lo sviluppo del wi-fi offre sicuramente al cittadino una maggiore possibilità di partecipare alla vita sociale, eliminando progressivamente la divisione tra coloro che hanno accesso all'informazione e coloro che ne sono impossibilitati. Informarsi significa poter scegliere, e la possibilità di scelta è sinonimo di libertà. Sono sempre di più, oggi, i progetti che mirano a promuovere la crescita e il rafforzamento del wi-fi pubblico, come quello promosso dalla Città metropolitana di Roma e denominato Free Italia Wi-Fi. Una realtà, quella del wi-fi pubblico e libero nella nostra Penisola, che se da un lato è in costante crescita, dall'altro mostra ancora debolezze e problematiche. Innanzitutto, come dimostrano i risultati del progetto Chewifi!, si evince immediatamente una differenziazione tra il nord e il sud del paese.

Se nelle regioni settentrionali sono presenti il 60% degli hotspot pubblici presenti, al centro la percentuale scende al 28% mentre al sud e nelle isole raggiunge appena il 12%. La regione con il maggior numero di hotspot è la Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Trentino. Spesso, però, l'impossibilità di usufruire di un collegamento alla rete pubblico è dovuta, più che alla sua assenza, alle problematiche legate al suo funzionamento. La maggior parte delle volte, infatti, il cittadino si trova a scontrarsi con svariati malfunzionamenti, tra i quali una registrazione complicata, una velocità di navigazione lenta e frequenti disconnessioni.

Grazie al servizio Segnalazioni, ideato da Comune.info, è da oggi possibile segnalare e condividere con gli altri utenti eventuali malfunzionamenti della rete wireless nel proprio comune. Un servizio che consente veramente ai cittadini non solo di usufruire di un servizio, ma di godere di un proprio diritto: quello dell'informazione.
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