Spiegazione certificazione acustica

Certificazione acustica Momo: quando vi è l'obbligo?

La valutazione dell'impatto acustico ha lo scopo di analizzare la rumorosità prodotta da determinate attività, così da poter constatare l'inquinamento prodotto. Così come la certificazione energetica lo fa per i consumi di energia, la valutazione dell'impatto acustico suddivide gli immobili a Momo sulla base di specifici criteri che riguardano le onde sonore interne ed esterne.

I requisiti necessari per la classificazione degli edifici sono stabiliti dalla norma UNI 113767, pubblicata nell'estate 2012 e riferita a ogni tipo di edifici escludendo quelli adibiti ad uso agricolo, industriale ed artigianale.

La normativa pertanto classifica le unità immobiliari in quattro classi: dal livello 1, con la quale si contraddistingue quello più silenzioso, fino al 4, il più rumoroso. Al fine della classificazione, sono tenuti in considerazione non soltanto i dati relevabili da progetto ma sono anche tenuti in considerazione i livelli sonori. Questi sono calcolati per ogni singola unità immobiliare e non per l'intero edificio. Nel caso di un edificio formato da più appartamenti, pertanto, la classe viene assegnata ad ogni singola unità e non all'intero edificio.

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Come viene redatto?

Per la redazione della Certificazione acustica a Momo saranno effettuate delle prove (collaudi) in tutti gli ambienti dell'edificio. Successivamente, sarà estrapolata la media dei dati e stabilito l'indice di classificazione acustica dell'immobile.

A determinare la classificazione acustica dell'edificio concorrono i seguenti fattori:
  • isolamento facciata;
  • isolamento dai vicini;
  • rumore emesso dagli impianti
I futuri proprietari o affittuari saranno in tal modo informati sulle prestazioni acustiche, garantendo la concreta conoscenza dei livelli di rumore. Anche se ad essere previste sono quattro classi di efficienza acustica, già un'abitazione contraddistinta dalla classe tre può essere ritenuta "silenziosa".