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Ti racconto il mio viaggio. I blog turistici come futuro dell'odeporica

I travel blog sono il nuovo futuro della lettaratura di viaggio? Letteratura e viaggi nell'era digitale


Comunicare, narrare attraverso la parola e lo scritto: un bisogno innato nell'uomo, che lo distingue dagli altri animali. Il raccontare se stessi e gli altri, soprattutto quando si è lontani da casa, in terre sconosciute o poco sconosciute, dove si è straniero, dove si è il diverso. Viaggiatori ed esploratori hanno così raccontato esperienze ed impressioni, fissandole nei diari di bordo: dalle terre lontane situate alle estremità del mondo conosciuto narrate da Marco Polo e Cristoforo Colombo, passando per gli odori e i profumi dell'India raccontata da Moravia e Pasolini, fino ai racconti di viaggio nelle opere dei nostri contemporanei come Isabel Allende e Luis Sepúlveda. Ogni racconto, ogni opera, contribuisce a far rivere le esperienze e le sensazioni dell'autore, descrivendo luoghi e culture, creando un immaginario, fissando stereotipi o distruggendoli.
Racconti, impressioni, immagini, odori e incontri con l'altro. Ma anche la partenza, i preparativi, l'arrivo in un luogo sconosciuto e, infine, la fine del viaggio, il ritorno. C'era una volta il diario di viaggio, dove l'autore fissava ricordi, sensazioni e descrizioni di paesaggi, volti e aneddoti. Emozioni fissate sulla carta, di getto, successivamente poi aggiustate, corrette e rimaneggiate, magari pensando poi che quei racconti di viaggio potessero essere letti da altri, ripercorrendo con la mente lo stesso viaggio, immaginando luoghi e incontri. Opere letterarie spesso considerate secondarie, quelle della letteratura di viaggio, difficili da racchiudere e collocare in rigide classificazioni.

Esiste ancora, oggi, il racconto di viaggio? E quali sono le sue forme?

Viaggiare e raccontarsi oggi è, forse, un binomio più saldo di quanto non lo fosse in passato. La possibilità di viaggiare è sicuramente maggiore, sia per disponibilità di mezzi sia per la nascita del concetto di turismo, ben distinto da quello di viaggio, e di tutte le organizzazioni e strutture che ne conseguono. Ad essere cambiato è in primo luogo il modo di viaggiare, di conoscere il mondo e l'altro e, di conseguenza, anche il modo di raccontare il viaggio. Le nuove tecnologie, il predominio dell'immagine sulla parola, lo sviluppo irrefrenabile del web e l'abitudine quasi estrema alla condivisione hanno dato origine a forme nuove di racconti di viaggio, i blog turistici.
Cambia dunque innanzitutto il supporto fisico dell'odeporica. Non più taccuini, carta e diari di bordo, dove fissare i propri appunti in attesa in una successiva revisione, di un secondo viaggio guidato dal ricordo, che permette di vivere, analizzare e fermare di nuovo i momenti precedentemente fotografati nella mente come impressioni. Oggi il racconto di viaggio si sposta sui supporti digitali, blog e siti privati dedicati al tema del viaggio: diari personali e articoli, corredati da immagini, che hanno lo scopo di raccontare la propria esperienza, rivolgendosi a potenziali futuri visitatori di quei luoghi e proponendosi anche come guida. A distinguerli da quest'ultima vi è però il taglio soggettivo, che li rende più simili al racconto di viaggio che alla guida turistica. L'utente, infatti, mostra interesse verso l'articolo indipendentemente dal fatto se visiterà o no quei luoghi ma per il puro piacere di leggere.
È possibile notare, navigando in uno dei tanti blog di viaggio (un esempio di questi è il blog http://www.acasamai.it/), come i contenuti siano narrativi e non informativi, come invece ci si aspetterebbe da una guida di viaggio. Se nelle guide turistiche, l'attenzione è focalizzata sul lettore-viaggiatore, nei blog di viaggio questa è rivolta all'autore-viaggiatore, che fissa nel testo la sua esperienza. Le descrizioni contenute, di luoghi ed incontri con l'altro fanno in realtà da cornice, mentre ad essere il vero protagonista è l'autore. Troviamo quindi toni personali, sensazioni soggettive che, lontani dall'intento informativo tipico della classica guida turistica, contribuiscono a regalare una personale visione dell'autore su un determinato luogo.
Cosa distingue dunque i blog di viaggio da quelli che erano i grandi racconti odeporici? L'istantaneità.
È il supporto digitale oggi a determinare la natura dei racconti di viaggio; testi nati in forma istantanea, scritti quasi in contemporaneamente all'esperienza di viaggio. Born digital manuscripts come li definisce Stefano Pifferi in Odeporica 2.0. La scrittura di viaggio e i new media. Qualche riflessione a margine, ossia manoscritti nati digitali che non seguono il percorso tradizionale della scrittura, composto da appunti, bozze, correzioni e revisioni, ma che nascono per essere usufruiti nell'immediato. Blog e testi online sembrano oggi avere lo scopo di condividere emozioni e ricordi di viaggio in maniera istantanea, subito, così come questo viene percepito nel momento stesso in cui viene vissuto, quasi come se non ci fosse più tempo per una successiva revisione, per riviverlo nei ricordi. Si viaggia, si racconta, si condivide. E lo si fa sempre più simultaneamente, come se il tempo di raccontarsi e raccontare stesse per terminare.

Travel blogger: il racconto di viaggio nell'era del turismo

Cambiano i supporti del racconto di viaggio e cambiano le forme in cui esso viene presentato. Ma cosa succede quando il viaggiatore, e il racconto del suo viaggio, incontrano il moderno concetto di turismo? È così che può nascere una professione, quella del travel blogger (o che dir si voglia blogger di viaggio). Passione per i viaggi, buona dimestichezza con il web e voglia di raccontare le proprie esperienze sono i requisiti indispensabili che un aspirante blogger di viaggi deve possedere.
L'emergere sul web dei blog di viaggi si sta trasformano non soltanto in un punto di riferimento per i viaggiatori/turisti ma anche per aziende e operatori del turismo, che vedono nei travel blogger nuove possibilità per ampliare la propria fetta di mercato. Strutture ricettive e tour operator, consapevoli della crescente influenza dei blogger, si rivolgono sempre più spesso a queste nuove figure professionali emergenti, delineando così quella che appare essere un tendenza in continua crescita.





 
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