La maggior parte degli
alimenti che acquistiamo è
confezionata, appena prima di uscire dal negozio in alcuni casi, ma molto spesso già direttamente dal produttore. È una questione principalmente
igienica: in questo modo gli alimenti non entrano in contatto con l’aria; oltre a questo sono più facili da gestire, da
conservare, da
trasportare. Nel tempo trovare il
giusto packaging per gli alimenti è diventata una vera e propria sfida, che comprende anche problematiche correlate al
marketing.
Rendere bello un alimento
Chi confeziona alimenti deve in molti casi renderli particolarmente
allettanti e interessanti. Un ananas o un pomodoro hanno un’estetica piacevole, basta metterci un etichetta con informazioni sul metodo di preparazione, o un sacchetto trasparente e il gioco è fatto. Ci sono invece alimenti che è bene vendere rendendoli più interessanti. Un po’ per fare in modo che il cliente sia
attratto dal prodotto e non da quello della concorrenza, un po’ perché non è facile vendere un alimento che ha un aspetto poco gradevole, o del tutto poco interessante.
Si pensi ad esempio alla cioccolata o allo yogurt: presi fuori dalla confezione non sono quasi per nulla attraenti e spesso i diversi tipi di yogurt o di cioccolata sono esteticamente simili tra loro. Preparare
confezioni interessanti e piacevoli è quindi uno dei compiti di chi produce sacchetti per alimenti. Si pensi ad esempio al
packaging Pasqua o Natale, adatto a confezionare cioccolata, dolci, biscotti e mille altri prodotti. Si seguono le tipiche
decorazioni tradizionali, ma anche le
mode del momento.
La regolamentazione
Non ci si deve poi dimenticare che gli alimenti devono essere confezionati seguendo
regole e norme, che sono in genere abbastanza
restrittive. Come prima cosa si deve considerare che il materiale di cui è fatto il
packaging per alimenti
non deve rilasciare negli stessi alcuna
sostanza nociva, o che ne modifichi il gusto, il sapore o la consistenza. Oltre a questo è obbligatorio utilizzare
materiali approvati e testati per il contatto diretto con gli alimenti; in caso contrario si sfruttano
materiali accoppiati, che offrono maggiore
sicurezza per il contenuto e più ampia
versatilità. Le confezioni degli alimenti poi devono riportare una lunga serie di
informazioni, che riguardano ingredienti, luogo di produzione, metodo di conservazione, data entro cui sarebbe opportuno consumare il contenuto. Oltre a questo in vari casi le aziende utilizzano le
confezioni anche per il marketing e per rendere più
facilmente maneggiabile l’alimento.
I materiali
I
materiali con cui si producono confezioni per gli alimenti sono molteplici. Spesso si tratta di materie
plastiche, perché varie di esse sono
completamente riciclabili e permettono di limitare il passaggio dell’aria e dei gas esterni, oltre che di
non rovinare in alcun modo
l’alimento con cui sono a contatto. Per gli alimenti si usa però anche
carta e cartone, alluminio in fogli,
vetro, barattoli in alluminio smaltati e non. Per
ogni alimento esiste un materiale ideale per il confezionamento, la scelta dipende da tutti i fattori che abbiamo analizzato in precedenza. Le aziende che producono confezioni per alimenti sono in genere in grado di consigliare i propri clienti sul materiale più adatto da utilizzare, da valutare caso per caso.