La consueta rilevazione annuale del
Ministero dell'Economia ha messo in luce quelli che sono i
Comuni più ricchi e nel contempo quelli col maggiore tasso di povertà nel nostro paese. I dati sono stati raccolti calcolando le medie delle dichiarazioni dei redditi dei singoli contribuenti, ed anche stavolta sono i
grandi centri ad avere stilata una classifica a parte come le città più ricche d'Italia. In particolare in testa alla classifica c'è
Milano, con un reddito pro capite di circa
31mila euro. Il capoluogo lombardo precede abbastanza nettamente la Capitale,
Roma, distanziata di circa 5mila euro di reddito.
Sul terzo gradino del podio si piazza
Bologna, con un reddito di
25mila euro a persona. A seguire
Firenze e
Torino. Dunque i grandi capoluoghi restano al top delle dichiarazioni dei redditi, ed anche localmente si trovano i Comuni che fanno registrare i
massimi positivi nella graduatoria. La provincia di Milano, come suggerisce il capoluogo in testa alla classifica delle grandi città, occupa la primissima posizione della classifica grazie al piccolo Comune di
Basiglio, solo 8mila abitanti ma ben
44mila euro di reddito pro capite.
Oltre i
40mila euro di reddito anche un altro Comune milanese,
Cusago, e va sottolineato come
diciassette dei Comuni nella
top 20 di questa speciale classifica siano situati tutti in
Lombardia. L'altra faccia della medaglia, ed anche questa non è una sorpresa, è rappresentata dall'
Italia Meridionale, che soprattutto in
Sicilia e in
Calabria fa registrare il maggior numero di Comuni in
fondo alla classifica. Basti pensare che si trovano nella stragrande maggioranza al Sud i Comuni che possono contare su un reddito fino a
15mila euro a persona.
Ci sono poi i
picchi individuali, ed anche in questo caso la rilevazione rispecchia quelli che sono i dati medi. A
Milano le persone che superano un reddito annuo di
120mila euro sono il
doppio rispetto a
Roma, ed è in questa provincia che si concentra la fascia di contribuenti più ricchi. Nella
Capitale circa il
90% dei contribuenti è
sotto la soglia dei
55mila euro, mentre ci sono state addirittura
8mila dichiarazioni che hanno evidenziato un
reddito negativo.